Agriumbria rassegna stampa
 
 
TABACCO, L'INTERESSE DELLE MULTINAZIONALI
Terra e Vita - Speciale Agriumbria 2013
Terra e Vita - Speciale Agriumbria 2013
Terra e Vita - Speciale Agriumbria 2012 - art.6


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TABACCO, L'INTERESSE DELLE MULTINAZIONALI
L’attenzione delle grandi industrie conferma la qualità del prodotto umbro

Il quadro produttivo ed economico della coltura del tabacco risente dello stato di incertezza del settore che la riforma della Pac e la Direttiva 37/2001 propongono in materia di interventi finanziari per i sostegni accoppiati e di azioni per rafforzare la lotta al fumo, come già sta avvenendo in Australia. La Commissione per l’agricoltura e per lo sviluppo rurale (Comagri) del Parlamento europeo a fine gennaio del 2013 ha approvato alcuni emendamenti ai progetti di relazione concernenti le proposte di regolamento che lasciano intravedere dei miglioramenti rispetto agli indirizzi proposti dalla Ue.
Particolare importanza assume l’emendamento approvato dal Parlamento Ue che fa riferimento ai pagamenti accoppiati (articolo 38): emendamento che introduce un criterio preferenziale per quei prodotti, come il tabacco, che hanno già usufruito di questi pagamenti nel periodo 2010 - 2013, prevedendo, inoltre, di aumentare dal 10 al 15% la quota di budget disponibile. Un risultato che rappresenta, secondo il presidente dell’Unitab, l’umbro Oriano Gioglio, un primo passo per aprire nuove prospettive alla coltura del tabacco in Umbria, regione la cui produzione tabacchicola e manifatturiera ha avuto un ruolo determinante sul piano e sui livelli occupazionali (5mila lavoratori). Il miglioramento genetico di cultivar un tempo coltivate ed oggi quasi completamente abbandonate, l’introduzione di nuove linee di Virginia Bright e la realizzazione di modelli organizzativi di filiera rappresentano i punti qualificanti per valorizzare ulteriormente la tabacchicoltura umbra non solo per la qualità del prodotto, ma anche per la sua identità territoriale.
L’interesse manifestato da multinazionali del tabacco conferma la qualità del prodotto umbro; interesse che già nel 2012 ha portato all’intesa fra Ont (associazione produttori) e Philip Morris, un accordo biennale tra trasformatori (Tti) e tabacchicoltori (Opta) con Japan Tobaco per l’acquisto di oltre 20mila tonnellate di tabacco Virginia Bright: accordo che consente di evitare surplus di produzione con inevitabili conseguenze negative sul prezzo.

IN UMBRIA 450 aziende 6.500 ettari

Nel territorio umbro vi sono oltre 450 aziende che coltivano tabacco su una superficie di circa 6.500 ettari, con una produzione di 20mila tonnellate.
Per tale superficie nel 2010 la Regione umbra ha implementato una specificazione agroambientale, impegnando, in capo alla misura 214 del Psr 2007 - 2013, circa 30 milioni di euro.
La superficie investita a tabacco si trova nella Val Tiberina, nei comuni di Città di Castello, San Giustino, Umbertide e Perugia: zone nelle quali la cultivar prevalentemente coltivata è il Virginia Bright (fluecured) con diverse linee che consentono una maggiore precocità e una migliore adattabilità alla raccolta meccanica.