Il futuro dell’agricoltura si dà appuntamento dal 17 al 19 settembre ad AnteprimAgriumbria che con il 2021 riparte da quella mancata 52 esima edizione sfumata a causa del Covid-19. Date da segnare quindi per arrivare nei padiglioni di Umbriafiere, a Bastia Umbra (Pg), con una edizione speciale, una sorta di primo appuntamento per poi rivedersi dal’1 al 3 aprile 2022.
L’edizione speciale è stata ufficialmente presentata questa mattina (8 settembre) a Palazzo Rospigliosi, a Roma, sede di Coldiretti e Associazione italiana allevatori. «Quella del 2021 vuole essere un’edizione speciale, che non vuole guardare indietro a ciò che non è stato, ma che si proietta al futuro e si pone come Anteprima dell’edizione 2022 - questo il messaggio che come spiega il presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari, la manifestazione vuole mandare al comparto fieristico di riferimento - sempre più convinti della necessità e della valenza delle manifestazioni in presenza e certi che la sinergia organizzatore/espositore possa ancora esprimere il meglio dell’offerta tecnologica e commerciale». «A testimonianza della grande aspettativa che il comparto sta vivendo, abbiamo avuto un ottimo riscontro commerciale continua Bogliari - la superficie espositiva utilizzata sarà infatti quella ordinaria mentre la novità sarà la presenza di circa 50 nuove aziende espositrici che hanno scelto di investire nel nostro progetto. Ritengo che questo sia il miglior segnale che AnteprimAgriumbria possa lanciare».
«A.I.A. e Sistema allevatori sono particolarmente legati alla manifestazione agricola e zootecnica ‘Agriumbria’: tra tutte le rassegne del settore che da decenni si realizzano a livello nazionale (ma anche tra quelle internazionali), infatti, essa ha sempre incentrato le proprie edizioni sulla biodiversità zootecnica italiana – ha commentato il presidente di AIA, Roberto Nocentini - oggi i concetti di biodiversità, sostenibilità, equilibrio ecologico tra allevamento e ambiente sono assolutamente attuali e rappresentano le principali direttrici per lo sviluppo dei sistemi zootecnici e anche ad ‘AnteprimAgriumbria’ questi temi saranno centrali». Agriumbria 2021, tra zootecnia sostenibile, meccanizzazione e partnership di grande livello. Sarà ancor più grande il valore del comparto zootecnico presente in fiera grazie alla preziosa collaborazione con Associazione Italiana Allevatori. All’anima zootecnica si accompagnerà tutta la filiera di prodotti, tecnologie e servizi che nel tempo hanno reso Agriumbria una delle manifestazioni con la più ampia offerta commerciale. Gli operatori economici del settore sono in attesa di poter partecipare alle manifestazioni in presenza, consapevoli della situazione contingente che ormai caratterizza tutte le esperienze della fiera, proprio per questo Agriumbria è pronta a tornare soggetto attivo del panorama economico agricolo. In attesa di quella tradizionale di aprile 2022, sarà una manifestazione in grado di sottolineare, oggi più di ieri, come la zootecnia sia il primo anello dell’intera filiera agricola e che per poter svolgere correttamente il proprio ruolo, questa debba essere sempre più sempre più sostenibile per l’uomo, per gli animali, per l’ambiente, per il futuro. Forte la presenza di Federunacoma, associazione ormai partner strategica di Agriumbria che nei padiglioni di Umbriafiere presenterà, tra l’altro, la prossima edizione di Eima, oltre a promuovere dimostrazioni e incontri sulle ultime novità del settore macchine agricole. Modelli di filiera che consentono di realizzare processi produttivi integrati al “sistema” verranno proposti dai Saloni specializzati Oleatec (olivicoltura – elaiotecnica), Enotec (viticoltura – enologia), Bancotec (impiantistica agroindustriale) e da altri spazi espositivi nei quali vengono proposte soluzioni tecnologiche versatili in relazione all’organizzazione e alla dimensione della produzione delle aziende agricole.
Spazio infine per le eccellenze enogastronomiche: Agriumbria rappresenta infatti una vetrina dell’agroalimentare del Centro Italia che dimostra tutta la sua vivacità dovuta alla qualità, all’innovazione e alla tracciabilità dei suoi prodotti dotati di una forte identità territoriale. Il tutto reso più vivace dalla partecipazione di consorzi, di cooperative e di singoli espositori i cui prodotti agroalimentari provenienti da “giacimenti enogastronomici” dell’intero territorio, confermano che la diversificazione del prodotto e l’innovazione della tipicità tradizionale acquisiscono in misura sempre maggiore spazi di prestigio nei segmenti internazionali di mercato.
All’interno di Agriumbria si potranno trovare i mercati dei produttori, ma anche una serie di espositori con in mostra strumenti per trasformare le materie prime e confezionare i prodotti. In più sarà presente di nuovo Veronafiere per presentare Fieragricola: anche in questo caso tra le due storiche fiere di settore la collaborazione per la promozione va avanti e anzi cresce.
L’Osservatorio Agriumbria sulle carni di qualità. Prosegue l’attività permanente dell’Osservatorio sul consumo nazionale di carne di qualità ormai un punto di riferimento per tutto il comparto. Durante la prossima edizione, quella di aprile 2022, saranno pubblicati i dati sugli allevamenti e le tendenze dei consumatori nei confronti della carne certificata e di qualità. Un lavoro che comunque non si è mai fermato, anche in tempi di pandemia, e che vede come sempre la forte collaborazione con l’Associazione Italiana Agricoltori. Agriumbria nasce da una felice intuizione dell’ideatore della manifestazione agricola, Lodovico Maschiella, e nel 1969 viene organizzata la prima “fiera moderna”, la fiera dell’agricoltura. Una manifestazione agro zootecnica con l’obiettivo di promuovere e sviluppare le attività agricole e zootecniche dell’Italia centrale. Da quel momento in poi ogni edizione ha stabilito un record positivo con una continua crescita di espositori e visitatori. Nel 1980 inizia la realizzazione delle nuove e moderne strutture del quartiere fieristico che consolidano il progetto espositivo che ha in Agriumbria la sua manifestazione più importante. Negli stessi anni nasce l’Associazione Agriumbria, composta da Enti e Associazioni di categoria, per la gestione e il coordinamento della fiera. Le notevoli dimensioni raggiunte, la forza dell’impatto economico e le tante manifestazioni suggeriscono (nel 1997) la trasformazione dell’ente gestore in Umbriafiere SpA, oggi attuale società di gestione del Centro Fieristico Regionale. Oggi, dopo un lungo percorso, Agriumbria, Mostra dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per la valorizzazione del settore agricolo e costituisce un momento di discussione e riflessione sulle prospettive e sul futuro dell’agricoltura.
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