Le aspettative dei produttori
agricoli e degli operatori economici dei settori agroalimentare e industriale,
di percepire se realmente esistono prospettive nel medio periodo di recuperare
competitività da parte della nostra agricoltura – dichiara il Presidente di
Umbriafiere, Lazzaro Bogliari – hanno trovato una risposta da valutare con
cauto ottimismo nei momenti convegnistici e nella selettiva esposizione
merceologica di Agriumbria 2012 che, ancora una volta, ha privilegiato la
formula fieristica del confronto diretto con gli operatori del settore e con il
pubblico per recepire quelle aspettative che devono essere opportunamente
considerate nelle scelte programmatiche degli interventi finanziari da praticare
sia dalle istituzioni pubbliche che dai privati.
Un cauto ottimismo – ribadisce il
Presidente Bogliari – che mi auguro venga interpretato come un segnale di
rinnovata determinazione nell’affrontare le sfide che vedono l’imprenditoria
agricola e industriale sempre più impegnate a gestire l’attuale fase di
innovazione tecnologica e di riconversione strutturale e produttiva delle loro
imprese.
Una scelta del mondo agricolo e
industriale che è stata confermata da alcuni sondaggi effettuati nelle tre giornate
fieristiche, dai quali emerge l’interesse di molti imprenditori a ridefinire le
gestioni produttive ed economiche delle proprie aziende nonostante l’attuale
congiuntura economica alquanto precaria, dovuta anche alla mancanza di una
adeguata politica creditizia.
Interesse che Agriumbria 2012 ha inteso rinnovare
con il suo appuntamento fieristico,
registrando numeri record rispetto a quello del 2011, con oltre 65.000
visitatori e con il riconfermato “tutto esaurito” degli spazi espositivi.
L’articolata attività
convegnistica ha consentito di fare il punto sulle reali prospettive del
settore agricolo e agroalimentare, mettendo in evidenza i punti critici della
struttura e dell’organizzazione della produzione agricola che richiedono la
realizzazione di “sistemi agroalimentari” in grado di essere direttamente
partecipi della politica della grande distribuzione. L'innovazione tecnologica, la certificazione territoriale del prodotto (DOP, IGP) e una corretta informazione alimentare al consumatore sono i temi emersi nel corso delle tre giornate umbre dense di mostre, rassegne e aste zootecniche; i capi delle diverse specie e razze testimoniano l'elevato livello genealogico e, contemporaneamente, le "eccellenze" di produzioni zootecniche che, unitamente a quelle di altri settori produttivi, rappresentano il patrimonio enogastronomico italiano che ha avuto in Agriumbria 2012 una vetrina internazionale.
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