Comunicato n° 6
Le
conclusioni emerse dagli studi condotti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della
Sanità) sugli effetti cancerogeni che il
consumo di carni rosse può provocare nell’uomo, hanno
innescato campagne allarmistiche che inevitabilmente hanno influito sui consumi
e, quindi, sull’economia del settore zootecnico.
Un
ingiustificato allarmismo fomentato spesso da una informazione non attenta nel
“leggere e valutare” i risultati dell’OMS, ottenuti su modelli di alimentazione
basati su elevati e frequenti consumi di
carne rossa, difficilmente riscontrabili nelle nostre diete alimentari.
La
necessità di superare l’attuale stato di allarmismo trova nella 48° edizione di
Agriumbria (1-2-3 aprile 2016 – Quartiere fieristico di Bastia Umbra – PG) una
opportunità per riportare le deduzioni dell’OMS sul piano di una corretta
lettura, in considerazione anche che il
rapporto è stato fatto su consuetudini alimentari differenti da quelle della
dieta Mediterranea e da tipologie di alimentazione zootecnica non praticata nei
nostri allevamenti.
Gli
incontri tematici che si svolgeranno nelle tre giornate fieristiche, sulla
salubrità degli allevamenti e sul valore nutraceutico delle carni,
consentiranno di porre all’attenzione dell’opinione pubblica quegli elementi conoscitivi
indispensabili per informare il consumatore sul ruolo che la carne assume quale
alimento funzionale in una dieta corretta
e equilibrata.
La
presenza del Consorzio di Tutela IGP “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale”
consente di riaffermare l’elevato livello degli standard qualitativi garantiti
da razze come la Chianina, la Marchigiana e la Romagnola, i cui allevamenti
vengono sistematicamente controllati per verificare che venga applicato quanto
previsto dal Disciplinare di Produzione, ai sensi del Reg. CEE n° 2081/92.
Una
filiera zootecnica di bovini da carne che, unica in Italia, ha avuto il
riconoscimento della IGP dall’Unione
Europea e che, nonostante la congiuntura economica non certamente
favorevole per i consumi di prodotti alimentari, ha contribuito a stabilizzare
negli ultimi anni la consistenza degli allevamenti e il numero dei punti
vendita assoggettati ai controlli.
Indicatori
che confermano l’orientamento in atto del consumatore verso l’acquisto di carne
rossa certificata.
Nel
2015 i capi certificati IGP Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale sono stati
18.552 con una maggiore consistenza della razza Chianina; gli allevamenti 3.142, le macellerie autorizzate 889 e i
ristoranti 458.
Data
l’insufficiente disponibilità di capi bovini non sempre è possibile far fronte
alle richieste di mercato, specialmente nel periodo ottobre-dicembre.
Il Consorzio estende la propria attività anche
alla promozione al consumo delle carni del Vitellone Bianco dell’Appennino
Centrale, partecipando a diverse manifestazioni, quali Agriumbria, con spazi
allestiti per show-cooking, con degustazioni didattiche riservate alle
scolaresche, con postazioni dotate delle necessarie attrezzature per cucinare
di fronte al pubblico piatti a base di carne IGP, utilizzando anche altri
prodotti dell’Umbria (olio extravergine DOP Umbria, Patata Rossa di
Castelluccio DOP, Lenticchie di Castelluccio IGP).
Ufficio Stampa Agriumbria 075.8004005